Child Molester e Pedofilia

Child Molester e Pedofilia: perché è importante parlarne?

I crimini contro i minori, sono un problema reale e purtroppo ancora oggi molto diffuso nel mondo. Per quanto riguarda l’Italia, si stima che a partire dal 2013 fino ad oggi, i casi di reati contro i minori siano aumentati del 34% e che ogni giorno almeno due bambini siano vittime di abusi, la maggior parte dei quali avviene all’interno delle mura domestiche. 

In questo articolo, analizziamo la sfera comportamentale e psicologica di chi commette questi reati e cerchiamo di capire perché una maggiore consapevolezza su questi temi può rappresentare un passo avanti verso la prevenzione. 

Che significa Child Molester?

Nello specifico, un Child Molester è un individuo colpevole di reato di natura sessuale nei confronti di un minore, che può riguardare non solo l’atto vero e proprio, ma anche la produzione di contenuti digitali illegali. E’ innanzitutto importante fare una distinzione tra il reato di per sé e il termine pedofilia. In quanto “parafilìa”, ossia comportamento sessuale atipico, la pedofilia può limitarsi ad essere una fantasia e quindi, non è detto che si concretizzi in un reato. Invece quando si parla di Child Molester, ci si riferisce ad un individuo che ha effettivamente compiuto un abuso. Questo tipo di criminali sono poi divisi in due macrocategorie, proposte dall’Agente dell’FBI Kenneth Lanning che li distingue in Child Molester Situazionali e Preferenziali. 

Child Molester Situazionale: 

Non è caratterizzato da una “preferenza” per i minori, ma arriva ad abusarne per varie ragioni. I reati di natura sessuale compiuti dai Child Molester Situazionali sono dovuti ad eventi o insicurezze capaci di destabilizzare l’individuo a tal punto da spingerlo a commettere questi reati. Oltre ai minori, questo tipo di sex offender può essere interessato anche ad individui generalmente vulnerabili come malati, disabili o anziani. Questa macrocategoria si può poi suddividere in altre 4 più specifiche:

  1. Regredito: è un individuo con scarsa autostima e capacità di adattamento sociale; sceglie un minore come “sostituto” di un adulto a causa di eventi estremamente stressanti che provocano un comportamento di questo tipo.
  2. Moralmente Indiscriminato: è un individuo senza scrupoli ed impulsivo. Non fa alcuna distinzione tra adulti e minori; abusa di qualsiasi persona poiché non trova un motivo valido per cui non dovrebbe farlo e se ne approfitta dei minori in quanto vulnerabili e facilmente ingannabili. 
  3. Sessualmente Indiscriminato: è un individuo che vuole necessariamente sperimentare quante più cose possibili in ambito carnale, per questo ricorre all’abuso di minori per avere una sorta di “novità”.
  4. Inadeguato: è un individuo con patologie mentali gravi, questa sotto-categoria comprende anche chi si rende colpevole di omicidio successivo all’atto.

Child Molester Preferenziale: 

E’ considerata la tipologia più pericolosa; questo tipo di criminale ha una preferenza evidente per i minori, spesso fin da una giovane età. Generalmente ha preferenze per un genere ed una fascia d’età specifici e può arrivare ad avere un numero elevato di vittime. Anche questa macrocategoria si divide in altre più specifiche, stavolta 3:

  1. Seduttivo: adesca, spesso più di un minore, attraverso regali e affetto; induce le vittime ad accettare le sue richieste sfruttando l’alta quantità di attenzioni che lo aiutano ad ottenere una complicità da parte della vittima.
  2. Introverso: a differenza del Seduttivo, non è in grado di avvicinare le proprie vittime, perciò tende a cercare bambini molto piccoli e sconosciuti appostandosi nei dintorni delle scuole o giardini pubblici. 
  3. Sadico: è un individuo che prova soddisfazione nel provocare dolore fisico o psicologico nelle proprie vittime, può arrivare a rapire e uccidere.

 

Quali sono le strategie d’approccio maggiormente utilizzate?

Innanzitutto bisogna precisare come la pedofilia non debba essere considerata come un comportamento in cui l’individuo non ha consapevolezza delle proprie azioni; i Child Molester comprendono perfettamente la natura criminale delle proprie azioni, per questo motivo non è propriamente giusto far rientrare la pedofilia nella sfera delle “psicopatologie”, come i disturbi della personalità (schizofrenia, disturbo ossessivo compulsivo ecc.), ma bisogna rendersi conto che si parla di un vero e proprio crimine, studiato e messo in atto da una mente lucida. Possiamo confermarlo analizzando una serie di “strategie” attuate dai molestatori, volte a limitare quanto più possibile la rivelazione delle proprie fantasie e degli abusi compiuti.  Per quanto riguarda l’avvicinamento alla propria vittima, si tratta di un processo molto lento e i primi contatti sono volti a creare un legame con essa; l’obiettivo del molestatore è quello di ottenere la piena fiducia del minore, talvolta anche con la violenza. Le vittime dei Child Molester appartengono generalmente alla loro sfera familiare, ma non solo. Le principali strategie che vengono utilizzate sono: minacce dirette al minore affinché non parli, oppure la conquista della fiducia di uno o entrambi i genitori; solo dopo queste prime “misure precauzionali” inizia il vero e proprio abuso fisico. 

Qual è l’origine della pedofilia?

Abbiamo quindi visto quali sono le diverse tipologie di Pedofili/Child Molester e come agiscono, ma quali sono le teorie cliniche sull’origine di questi comportamenti? 

La prima è la “Teoria dell’abusato – abusatore”: secondo questa ipotesi, i reati commessi dal molestatore potrebbero essere il riflesso di ciò che ha subito da bambino e quindi, utilizzati come sorta di valvola di sfogo per i propri traumi. Un’altra è la “Teoria dell’identificazione Parentale”, secondo cui il molestatore è con molta probabilità cresciuto all’interno di una famiglia disfunzionale. Infine, la terza è la “Teoria di Groth”, secondo cui la motivazione che spinge l’abusatore a commettere questi atti non è di natura sessuale, ma è l’espressione di crisi esistenziali e problemi personali non risolti. 

Conclusioni

Da questa analisi emerge quanto sia importante in primis tutelare i minori e in secondo luogo come sia necessario non solo rendere le pene per questi tipi di reati più severe, ma anche garantire un percorso psicologico virato alla prevenzione a favore delle vittime. Per finire vorrei aggiungere una piccola considerazione personale: l’intento con cui ho scritto questo articolo è quello di informare in linea generale i lettori riguardo un tema che è importantissimo nella società odierna. La Pedofilia è un problema serissimo che con lo sviluppo del mondo digitale ha trovato un terreno enorme su cui espandersi ulteriormente, per questo la consapevolezza di queste figure criminali deve partire non solo dagli esperti e dalle figure genitoriali, ma dagli stessi giovani, in modo che possano rendersi conto e impedire quanto più possibile la diffusione di queste attività criminali.  

Di Irene Maddonni VI

 

Bibliografia:

  1. https://www.unidprofessional.com/child-molester-definizione-fenomeno-differenze-pedofilia/#:~:text=Chi%20%C3%A8%20il%20child%20molester,-Per%20prima%20cosa&text=Si%20tratta%20di%20un%20individuo,vero%20e%20proprio%20atto%20sessuale.
  2. https://robertabruzzone.com/il-profilo-criminologico-del-pedofilo-di-roberta-bruzzone/
  3. https://urbeetius.org/wp-content/uploads/2020/06/64-212-1-RV.pdf
  4. https://www.neuroscienzecomportamentali.it/2022/09/14/il-molestatore-di-bambini/
  5. https://coratolive.it/2012/12/21/i-child-molesters/