L’Ascesa e la Caduta di una Principessa del Midwest: Chappell Roan e l’altra faccia del successo
5 aprile 2024: nel mondo del pop una nuova stella sta per affermare la sua posizione nel firmamento.
Chappell Roan, pseudonimo di Kayleigh Rose Amstutz, artista emergente nella scena della musica LGBTQ+, rilascia infatti il singolo “Good Luck, Babe!”, un vivace vortice di parole in stile synth pop anni ‘80 e baroque pop, descritto da Roan come “La prima canzone del prossimo capitolo” (del suo progetto). Con i suoi temi riguardanti la “comphet” (“compulsory heterosexuality”, ovvero il sentimento di alcune persone queer di dover aderire a comportamenti eterosessuali normalizzati, reprimendo effettivamente il proprio orientamento sessuale), la maestria vocale di Roan e un sound innovativo, il singolo riscuote un successo notevole già nella sua prima settimana di rilascio, arrivando a in molte classifiche per “miglior canzone” di metà anno.
Da lì, la carriera dell’artista ventiseienne è decollata, così tanto che molte pagine di informazioni hanno definito il periodo estivo del 2024 “L’estate Chappell Roan”. A fine aprile, infatti, “Good Luck, Babe!” si è posizionata settantasettesima nella Billboard Hot 100, mentre il 28 settembre si trovava già al quarto posto. Affiancandosi ad altri artisti come Sabrina Carpenter, Chappell si è unita al gruppo di musicisti emergenti che, dopo tanti anni di tentativi, quest’anno hanno preso d’assalto il mondo della musica. Roan, infatti, ha iniziato a fare musica nel 2015 rilasciando, insieme alla Atlantic Records, il singolo “Die Young”, di scarso successo. Negli anni successivi, la cantante del Missouri ha dovuto affrontare molte sfide, tra cui la gestione della propria salute mentale insieme ad una diagnosi di bipolarismo e depressione. Le canzoni da lei rilasciate sono state definite come degli insuccessi dalla Atlantic Records, che ha terminato la propria collaborazione con lei nell’agosto 2020. Oltre a ciò si è aggiunta la fine di una relazione di 4 anni, e le difficoltà del vivere come una donna omosessuale nel Midwest americano. Ma Roan non si è arresa, e ha preso seriamente il suo desiderio di affermarsi nel mondo del pop: dopo aver firmato un contratto discografico con l’Amusement Records, il 22 settembre del 2023 ha rilasciato l’album “The Rise and Fall of a Midwest Princess”, una compilation delle sue canzoni scritte tra il 2020 e il 2023, il quale ha avuto un moderato successo. Tornando ad aprile 2024, è stato proprio quest’album a raggiungere il successo insieme a “Good Luck, Babe!”, e i suoi brani sono stati definiti delle “sleeper hits”, cioè dei brani diventati famosi mesi dopo il loro rilascio. Tra le canzoni più note dell’album troviamo “HOT TO GO!”, “Red Wine Supernova”, “Femininomenon” e “Casual”.
Da lì, Roan è stata inarrestabile: collaborazioni con Olivia Rodrigo nel suo GUTS tour, esibizioni al Coachella, apparizioni al Tonight Show, un tour europeo alle porte…La sua esibizione al Lollapalooza ha addirittura ospitato il maggior numero di persone nella storia del festival. Insomma, il fenomeno Chappell Roan è diventato ormai mondiale. Riprendendo una frase di Sasha Colby in RuPaul’s Drag Race, Roan si è definita “L’artista preferita del tuo artista preferito”. E come darle torto! Celebrità come Sabrina Carpenter e Laufey hanno fatto cover di alcune sue canzoni, altri come Beyoncé, Lady Gaga, Elton John, Ariana Grande, Charli XCX e Adele hanno espresso il proprio supporto per lei. Persone da tutto il mondo e di ogni tipo hanno potuto trovare conforto nella sua musica, improntata sull’empowerment femminile, l’amore e l’omosessualità, espressa tramite colorate esibizioni in drag. Roan ha sempre evidenziato chiaramente quanto fosse importante per lei lottare per i diritti umani, delle persone LGBTQ+ ma soprattutto delle persone transgender, per lei una grande ispirazione. La cantautrice ha espresso grande vicinanza anche alla causa palestinese, organizzando raccolte di beneficienza in molti dei suoi concerti e rifiutando di esibirsi alla Casa Bianca per protestare contro il continuo supporto del governo americano nei confronti di Israele. La figura di una donna queer sicura di sé, di successo, e così sfacciatamente se stessa ha conquistato i cuori del pubblico, e si è creata velocemente una community di fan molto appassionati.
Ma con il successo si devono affrontare anche molti problemi. Nei mesi successivi alla sua vera e propria “esplosione”, Roan ha conosciuto gli effetti della fama, e la necessità di ridimensionare la propria libertà in seguito ad essa. Alcuni fan si sono spinti, come purtroppo accade, oltre le barriere di ciò che è appropriato e cosa non lo è nei rapporti “parasociali” che spesso si creano tra fan e artisti. In un’intervista con il giornale Rolling Stones, l’artista ha rivelato di essere stata stalkerata da una persona conosciuta in Missouri, la quale si è presentata a casa dei suoi genitori e addirittura alla sua camera d’albergo a New York. “E quindi adesso ho bisogno di avere (un team di) sicurezza. È così patetico”, ha dichiarato Roan. Secondo Rolling Stones, dei fan hanno scoperto le informazioni del suo volo verso Seattle a luglio, aspettandola all’aeroporto e rimproverandola per non aver firmato degli autografi. Lo stesso gruppo di fan l’ha aspettata al suo ritorno all’aeroporto di Los Angeles. Un’altrə fan, mentre Roan stava festeggiando il compleanno di un’amica, l’ha afferrata e baciata. Dopo tutte queste esperienze, ne ha avuto abbastanza. Il 19 agosto ha postato due TikTok in cui ha chiesto alle persone di mettersi nei suoi panni, affermando: “Non mi interessa se questo tipo di comportamento pazzo faccia parte del mio lavoro. Non lo rende normale, e non significa che a me debba andare bene, o che io debba volerlo. Perciò non mi interessa se pensate che sia egoista da parte mia dire di no ad una foto o ad un abbraccio. È strano che le persone pensano di conoscere qualcuno solo perché lo vedono online o perché ascoltano l’arte che producono. Ho il diritto di dire di no a comportamenti che trovo inquietanti”.
Da lì, l’internet si è diviso in due: se in molti hanno compreso la necessità dell’artista di porre dei limiti, altri l’hanno pensata diversamente, definendo Roan egoista o ingrata. Pagine di tabloid come Pop Crave, Pop Base e Pop Flop hanno iniziato a postare articoli fuorvianti contro di lei, travisando appositamente alcune sue dichiarazioni per metterla in cattiva luce; sotto ogni post di qualche sua esibizione, cancellazione di concerti e ulteriori dichiarazioni sulla difficoltà della cantautrice nel gestire la fama erano presenti commenti come “Si lamenta troppo”, “Non fatele servizi fotografici, la piccola ha paura” e così via. Insomma, purtroppo niente di nuovo: qualcunə diventa popolare, l’internet lə ama idealizzando la sua figura, qualche mese dopo la persona interessata dimostra di essere effettivamente umana, l’internet fa un voltafaccia. È successo innumerevoli volte, soprattutto nei confronti di artiste o attrici femminili. Quante volte le persone hanno detto: “Non comportiamoci più come abbiamo fatto con Britney Spears”, “Non comportiamoci più come abbiamo fatto con Anne Hathaway” e lo stesso rivolto a molte altre donne famose? Da qui ci dobbiamo chiedere: quanto di quello che ha detto Roan è vero? Quanto è normale che la cultura “Stan” idealizzi queste star? Quanto è normale che ci aspettiamo di avere il diritto di conoscere la loro vita privata, al di fuori dell’immagine che loro stessə decidono di mostrarci? Possiamo solo giudicare quest’ultima. Kayleigh Amstutz potrebbe essere una persona completamente diversa da Chappell Roan, nel bene e nel male, ma noi non abbiamo il diritto di conoscerla, se lei non vuole, a prescindere dal tipo di persona che sia off stage. Si può dire che con questa esperienza Roan abbia affermato la sua posizione da star, ribadendo il paradosso della fama: quando si ha successo, si è tanto amati quanto si è odiati.
Nonostante questa situazione, tuttavia, Roan è andata avanti, esibendosi ai Music Video Awards nella categoria “Miglior arista emergente”. La sua performance di “Good Luck, Babe!” con riferimenti medievali a Giovanna D’Arco e Julie d’Aubigny ha lasciato tuttə a bocca aperta, garantendole la vittoria. Sempre ai MVA, un fotografo le aveva urlato di “Stare zitta”, al quale lei aveva risposto con un fulmineo “No, you shut the f**k up!”, diventando nuovamente virale. In un’intervista con The Guardian, Roan ha dichiarato: “Sono molto infastidita da tutta questa celebrità. Alcune ragazze sono nel giro da così tanto tempo che si sono abituate, ma io non sono quel tipo di ragazza. Non sarò una dolce svampita per un uomo che mi dice di stare zitta. Pensano che mi lamenti del mio successo. In realtà mi lamento di essere molestata”.
Un’altra parte dell’intervista con The Guardian è diventata molto famosa. Roan afferma infatti, parlando delle imminenti elezioni americane di novembre, di “sentirsi molto fortunata a essere viva in un periodo storico incredibile in cui una donna di colore è candidata alla presidenza”. Ha aggiunto: “Ho così tanti problemi con il nostro governo in ogni modo. Ci sono così tante cose che vorrei cambiare. Quindi non mi sento obbligata a sostenere pubblicamente qualcuno. Ci sono problemi da entrambe le parti. Incoraggio le persone a usare il proprio senso critico, a utilizzare il proprio voto: votate per le piccole cose, votate per ciò che sta succedendo nella vostra città.” Come cambiamento più grande nelle elezioni, afferma di volere più diritti per le persone transgender: “Non possiamo avere delle persone cis che prendono decisioni per le persone trans”. Tuttavia, pagine di tabloid come Pop Flop hanno tagliato alcune parti dell’intervista, lasciando solamente quelle in cui Roan parlava di “Problemi da entrambe le parti”. Perciò, una nuova ondata di odio ha invaso la cantante, la quale è stata accusata di incoraggiare le persone a non votare o addirittura di votare per Trump. Il che, conoscendo il background di Roan, è assurdo. Quest’ultima, dopo giorni di commenti negativi, ha chiarito la sua affermazione, dicendo che avrebbe ovviamente votato per Kamala, ma che non per questo sia d’accordo con le politiche filo-israeliane del partito democratico, stessa ragione per cui aveva rifiutato di esibirsi alla Casa Bianca mesi prima. Ma ha visto che, se una parte del pubblico ha capito cosa intendesse, un’altra non ha voluto sentire ragioni, probabilmente solo per avere motivi in più per odiarla. Di conseguenza, la cantautrice si è presa una pausa dai suoi show per preservare la sua salute mentale e fisica.
È interessante analizzare come l’internet sia nuovamente saltato a conclusioni affrettate solo per buttare giù una donna di successo, quando era abbastanza ovvio per chiunque conoscesse un minimo Roan cosa intendesse con quella affermazione. Sembra che una parte del pubblico voglia far rientrare la figura della cantante del Missouri in quella dell’ennesima “Trainwreck”, una figura femminile di successo non convenzionale che sfida le norme sociali e del contesto della fama, come Miley Cyrus, Amy Winehouse, Britney Spears ecc.. che finisce alla fine per andare alla deriva, come un treno che sta per deragliare. Ma Chappell Roan ha dimostrato di saper tenere nelle sue mani le redini del successo; il suo treno, a prescindere da quello che accadrà in futuro, continua ad andare avanti, così come farà lei, se continuerà ad essere esattamente così com’è: anticonvenzionale, caparbia, libera ma, soprattutto, coerente.
Bianca Tiberia VE