Poesia
Quando il nascituro muore e cede il passo all’anziano canuto gli uomini sono assorbiti dal suo piacevole manto scuro e rinascono sbiaditi in altri luoghi di beltà ben nota. Anche io cedetti spesso e in uno di questi effimeri viaggi mi si paleso innanzi una figura d’immensa statura, delicata da osservare, vivida ed era, come il primo Adamo, sciolta dall’impuro tempo. Pristine vestigia d’un uomo perso, strappato al mondo con furia. L’intangibile argilla non aveva più lividi né livori, aveva docili spilli d’avorio com’egli stesso d’avorio candido e limpidi crini ramati, luminose lune brune in cui mi specchiavo con gran stupore. Lui mi parlò dai riflessi eE e 1o fori boccagosi mi disse: Ed io: “No,non potresti”. Destommi.
Jacopo Pinci
Delitto Volante
INGREDIENTI E STRUMENTI
• Mani • Sentimenti • Bugie • Farfalle • Sangue
TEMPO DI PREPARAZIONE A seconda della propria manualità e destrezza nell’adoperare gli strumenti sopraindicati, potrebbero volerci giorni, mesi o anni.
DIFFICOLTA’ La ricetta può risultare più o meno complicata a seconda di quanto sangue freddo e crudeltà si possiede.
PREPARAZIONE Vai a caccia di farfalle e cerca con attenzione le più fragili e pregiate, quelle più leggiadre e con le ali più bianche e candide. Devono essere pure, sincere, delicate, altrimenti il piatto non sarà più così speciale. Dopo averne avvistata una che risponda a queste caratteristiche addescala e catturala. Devi farla tua ad ogni costo. Usa fiori, monete, sorrisi, parole dolci, lusinghe, carezze, raccontale di te, falla sentire protetta, giocati qualsiasi arma purché lei scelga di venire volontariamente nella tua gabbietta. Una farfalla catturata controvoglia ha un sapore meno buono. Anche dopo averla catturata continua a tenerla buona e a farla sentire speciale e al sicuro. Fai si che mantenga vivido il suo colore e che non fugga. Se fugge dovrai ricominciare da capo. Capirai da solo quando è il momento di cucinare, la sentirai assoggettata e fedele a te. Ormai sei nel suo cuore, si fida di te; decisamente meglio così, più lei non se l’aspetta, più è gustosa la ricetta. Inizia a lacerare piano il bordo delle sue bianche ali, un poco alla volta, così lei soffrirà lentamente. Nulla di veloce e istantaneo, che divertimento c’è altrimenti? Poi prendile, strappale via con forza dal corpo e tingile di rosso sangue; falle tue. Puoi mangiare le ali crude e nel mentre continuare a giocare col corpo mutilato dell’insetto, vederlo tentare di rialzarsi. Non sa assolutamente che le ali non ricresceranno. Oppure cuocile se preferisci, mettile in freezer e prendile quando hai fame, di questo non preoccuparti, è sempre buono il delitto volante.
Livia Castrucci