Ammaliami

Suono aureo da petali rubino

nutri mia soavemente l’alma;

dolce pallore in azzuro bacino

assisti la mia sperduta salma.

Eletto battente, al verbo m’inchino,

le corde vermiglio diteggi calma;

chiaro riflesso, specchio cristallino;

triclinio d’ebano lucido colma.

Due dame, ed ispide corna torte,

osan sfiorarsi ma mai s’incontrano;

fato meschino, ore brevi, ore corte.

Somma d’essere, sogno d’ogni piano,

ti vesto di fiori da tanta parte

e rami e ingenui rovi ti corteggiano.

 

Marco Sugna